domenica 31 marzo 2013

ALESSIA MARCUZZI, MAMMA A TEMPO PIENO CON MIA: LA TV PUÒ ATTENDERE

In pausa dalla televisione, che quest'anno non l'ha assorbita completamento, data la mancata messa in onda del Grande Fratello, Alessia Marcuzzi può fare la mamma a tempo pieno con la figlia, nata dalla sua relazione con Francesco Facchinetti, Mia. Per la showgirl infatti è stato quasi un anno sabbatico, se si esclude la conduzione di "Extreme Makeover home edition", tra l'altro confermato per la prossima stagione, ed è spesso stata fotografata in compagnia della piccola: stavolta i paparazzi l'hanno sorpresa mentre fa spese per la città, complice una giornata di sole. Con Mia nel passeggino entra in un negozio dove insieme consumano una veloce merenda...

VASCO SALUTA SU FB CALIFANO E JANNACCI

«Ieri Jannacci, oggi Califano... scompaiono due artisti, bravi e diversi. Uno simpatico e caro amico, l'altro un 'maestrò». Così Vasco Rossi, con un post pubblicato poco prima del mezzogiorno di Pasqua sulla sua pagina Facebook, ricorda i due artisti scomparsi nell'arco di 24 ore. Aggiunge da Youtube il video di 'Se me lo dicevi primà di Jannacci e conclude con un 'BUONA RESURREZIONE A TUTTI!'.
«Ho scoperto Jannacci - ricorda il Blasco - quando avevo 16 anni. Le sue canzoni in milanese mi conquistarono subito. Erano divertenti e originali. Dipingevano personaggi disperati e sfortunati. Gli ultimi non i primi. Gli antieroi, le persone comuni (l'Armando, Vincenzina). La sua ironia amara, la sua satira sottile, sferzante, acuta e irresistibile lo portò in seguito a scrivere alcuni tra i più grandi capolavori della canzone italiana. 'Vengo anch'iò, 'Quelli chè, 'Se me lo dicevi primà, sono solo i primi che mi vengono in mente. Devo molto artisticamente a Enzo Jannacci e dentro il mio cuore di certo, lui e anche Franco, non moriranno mai».

RENZI AD 'AMICI', PARLA AI GIOVANI: "NON PERDONATE I POLITICI DI OGGI"

«Non dovete perdere la speranza, dovete impegnarvi e non smettere mei di inseguire i vostri sogni. Soprattutto, non perdonate quei politici che vogliono cancellare il talento» con le raccomandazioni, perchè «si può perdere una battaglia ma l'importante è non perdere la faccia». Questo in sintesi il messaggio lanciato dal sindaco di Firenze, Matteo Renzi, applaudito come una star nel suo intervento nella puntata d'esordio della 12esima edizione del serale di 'Amici' di Maria De Filippi, il più popolare talent show della tv italiana registrata oggi nel teatro 8 degli studi Elios di via Tiburtina e in onda sabato 6 aprile in prima serata su Canale 5. Introdotto da Maria De Filippi con una frase rivolta ai giovani da Papa Francesco («non fatevi rubare la speranza»), Renzi si è rivolto direttamente ai ragazzi concorrenti del talent show: «Quando è uscita la notizia che c'era un politico che andava ad 'Amicì, i politici un pò meno felici hanno detto: 'Ma come si fa ad andare ad un talent show?'. Perdonateli se fanno polemiche sui talent show ma non perdonate quei politici che vogliono cancellare il talento», ha detto Renzi le cui parole sono state più volte sottolineate da applausi del giovane pubblico, a tratti anche in piedi.
LE PAROLE DI RENZI «Noi avremo speranza se nel futuro di questo Paese potremo riuscire a coltivare i nostri sogni. E se c'è una cosa che noi ci aspettiamo da voi è di non fare come è stato fatto fino ad oggi che troppo spesso si trovava lavoro non per il talento ma perchè si conosceva qualcuno, per le raccomandazioni. Sarà un grandissimo momento -ha proseguito Renzi- quando questo paese sarà fatto da persone che vanno avanti con la forza del proprio sudore anche sbattendo contro qualche porta. Può succedere, a me è capitato di perdere, può essere anche bello. Mica tanto -ha poi aggiunto ironico- ma puoi trovare la grinta per ripartire». «Sarà un Paese bellissimo quello nel quale smetteremo -ha detto ancora il sindaco di Firenze- di guardare soltanto con il torcicollo. Non so come questo bellissimo Paese che è l'Italia immaginerà il proprio domani, ma quando penso a Firenze penso a Brunelleschi, un personaggio strano che tutti consideravano mezzo matto perchè continuava ad avere il desiderio profondo di costruire una cupola come non l'aveva mai fatta nessuno. Era convinto che potesse stare in piedi. I fiorentini lo guardavano un pò schifati ma Brunelleschi ha avuto il coraggio di insistere, di crederci. A me piace l'idea che voi ragazzi, siete arrivati qui non semplicemente perchè siete bravi ma perchè avete fatto fatica, perchè il talento è anche fatica non è soltanto avere una possibilità, è anche mettersi in gioco». «Voi -ha detto infine Renzi- dateci una mano a dimostrare che credendo e insistendo nei propri sogni uno ce la può fare. Lo dovete a quei ragazzi, a quei tre milioni di persone (il riferimento era ai tre milioni di giovani disoccupati citati da Maria De Filippi all'inizio della puntata ndr.) che il loro sogno lo vedono lontano. Io penso che tutti insieme riusciremo a dare dimostrazione che coltivando un sogno uno può raggiungere un obiettivo magari perderete una battaglia ma non perderete la faccia che è la cosa più importante».