Con l'estate Elisabetta Canalis è tonata dagli Usa, dove si era recata per seguire il fidanzato George Clooney, e gli impegni per l'ex velina sembrano essere davvero tanti.
Sfilate, servizi fotografici e naturalmente shopping: Elisabetta è stata sorpresa dai paparazzi a Milano mentre si reca in centro per fare compere. Con lei gli inseparabili cagnolini e l'amico Pietro Tavallini che l'accompagnano nella boutique di Prada.
Visualizzazione post con etichetta amico. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta amico. Mostra tutti i post
lunedì 24 giugno 2013
ELISABETTA CANALIS, SHOPPING IN CENTRO CON L'AMICO DEL CUORE E I DUE CAGNOLINI
domenica 31 marzo 2013
VASCO SALUTA SU FB CALIFANO E JANNACCI
«Ieri Jannacci, oggi Califano... scompaiono due artisti, bravi e diversi.
Uno simpatico e caro amico, l'altro un 'maestrò». Così Vasco Rossi, con
un post pubblicato poco prima del mezzogiorno di Pasqua sulla sua
pagina Facebook, ricorda i due artisti scomparsi nell'arco di 24 ore.
Aggiunge da Youtube il video di 'Se me lo dicevi primà di Jannacci e
conclude con un 'BUONA RESURREZIONE A TUTTI!'.
«Ho scoperto Jannacci - ricorda il Blasco - quando avevo 16 anni. Le sue canzoni in milanese mi conquistarono subito. Erano divertenti e originali. Dipingevano personaggi disperati e sfortunati. Gli ultimi non i primi. Gli antieroi, le persone comuni (l'Armando, Vincenzina). La sua ironia amara, la sua satira sottile, sferzante, acuta e irresistibile lo portò in seguito a scrivere alcuni tra i più grandi capolavori della canzone italiana. 'Vengo anch'iò, 'Quelli chè, 'Se me lo dicevi primà, sono solo i primi che mi vengono in mente. Devo molto artisticamente a Enzo Jannacci e dentro il mio cuore di certo, lui e anche Franco, non moriranno mai».
«Ho scoperto Jannacci - ricorda il Blasco - quando avevo 16 anni. Le sue canzoni in milanese mi conquistarono subito. Erano divertenti e originali. Dipingevano personaggi disperati e sfortunati. Gli ultimi non i primi. Gli antieroi, le persone comuni (l'Armando, Vincenzina). La sua ironia amara, la sua satira sottile, sferzante, acuta e irresistibile lo portò in seguito a scrivere alcuni tra i più grandi capolavori della canzone italiana. 'Vengo anch'iò, 'Quelli chè, 'Se me lo dicevi primà, sono solo i primi che mi vengono in mente. Devo molto artisticamente a Enzo Jannacci e dentro il mio cuore di certo, lui e anche Franco, non moriranno mai».
Iscriviti a:
Post (Atom)