venerdì 3 giugno 2016

Comunali, Marchini: "Se vinco tre grandi concerti in città"

«Dopo aver vinto le elezioni faremo tre grandissimi concerti: uno a Centocelle e vi lascio immaginare con chi, un altro a Ostia e un altro in una zona ancora da decidere. Io voglio festeggiare con i romani, voglio che sia la città dei giovani». Lo ha detto a Radio Cusano Campus il candidato sindaco di Roma Alfio Marchini aggiungendo che «l'introduzione del sindaco della notte serve proprio a questo. È uno scandalo che tutte le biblioteche siano chiuse la notte, gli esami si preparano la notte. I giovani saranno per me il centro, questa deve essere una città che attrae i giovani. Nessuno ormai progetta il proprio futuro a Roma e questo per me è insopportabile». 

Migranti, Amnesty: basta rinvii in Turchia, non rispetta diritti

Assoluta povertà, diritti violati, integrazione negata: così Amnesty International descrive la situazione dei rifugiati in Turchia, chiedendo all'Ue di "interrompere immediatamente i piani di rinvio dei richiedenti asilo sulla base della falsa pretesa che sia un Paese sicuro". "L'accordo Ue-Turchia è sconsiderato e illegale", si legge nel rapporto. E' una "invenzione", si aggiunge, che la Turchia sia capace di rispettare i diritti dei rifugiati.
Secondo Amnesty, le difficoltà dell'accoglienza nel "Paese che ospita il più alto numero di rifugiati al mondo" (2,75 milioni di siriani e 400mila tra iracheni, afgani e iraniani) erano "prevedibili". I dati raccolti mostrano che solo il 4% delle 266 mila richieste di asilo registrate lo scorso anno dall'Unhcr sono state prese in carico.
La maggior parte dei profughi, quindi, rimane "in un limbo legale, a volte per anni". Nel frattempo, solo il 10% dei siriani ha avuto accesso ai campi di accoglienza, mentre gli altri vivono dispersi per il Paese, spesso senza mezzi di sussistenza, come la quasi totalità dei profughi di altre nazionalità.

Per sopravvivere, molte famiglie fanno lavorare anche i bambini. Il lavoro minorile è definito "comune" tra i rifugiati, con casi registrati di bambini anche di 9 anni. Inoltre, accusa John Dalhuisen, direttore dell'ong per l'Europa e l'Asia centrale, "la Turchia nega un pieno status di rifugiato, e con esso l'integrazione, a tutti i rifugiati non europei".

Due mesi fa, Amnesty aveva già accusato la Turchia di rimpatriare con la forza rifugiati in zone di conflitto o a rischio di violazioni dei diritti umani.

Il ricovero d'urgenza non salva ​il gattino, lei denuncia il veterinario

 Un gatto di nove mesi, portato d'urgenza in una clinica rodigina, è morto dopo 15 ore dal ricovero, poiché nessuno si era accorto che oltre alla zampa rotta, aveva compromessa anche la vescica.
  Lo sostiene la proprietaria, Zàira Mantovan, di Roverdicrè. Il micio, chiamato Pino, è morto in due giorni dopo visite ed esami, nonché richiesta dei veterinari di trovare un gatto donatore per una trasfusione di sangue, infine prospettando un’operazione che sarebbe costata mille euro.

venerdì 27 settembre 2013

ZUZZURRO, SUL PALCO CON UN TUMORE: "PERCHÉ SMETTERE DI FAR RIDERE LA GENTE?"

«Lo scorso febbraio ero in tournée e tossivo sempre. Ho fatto un controllo. Presto, la diagnosi: tumore al polmone. Molto aggressivo. Con linfonodi» Lo racconta Andrea Brambilla, in arte Zuzzurro, che ammette una prima difficile reazione. «Una brutta botta. Poi ho pensato che si può guarire, son guariti in tanti. Certo ti distrugge fisicamente. Ho cominciato la chemioterapia che alterno alla radioterapia. E ho capito che sto meglio se lavoro. Sono debilitato, ma bisogna reagire. Penso sia doveroso provarci. Vorrei dirlo a tutti, specie ai malati giovani: occorrono volontà e ottimismo». «Perché dovrei smettere di far ridere la gente?», si è detto Zuzzurro.  Poche certezze invece sulla via di guarigione. «Sono molto vaghi. Sulla guarigione, tacciono. Io faccio lo gnorri e loro cambiano discorso. Ma sono meravigliosi all'Istituto dei Tumori di Milano. Competenti e molto attenti all'aspetto psicologico. Ho invitato il mio oncologo alla prima teatrale del 15 ottobre e gli ho detto: "Guardi che se non faccio più ridere, la colpa è sua"».  Nel frattempo prosegue con la preparazione al nuovo spettacolo "Non c'è più il futuro di una volta 2.0", in programma per tre settimane (dal 15 ottobre) al teatro Leonardo di Milano.  Poi torna sulla malattia. «Ci sono giorni in cui mi sento bene e giorni in cui sono stanchissimo - spiega - Capisco che il fisico non mi segue e questo dà un senso di frustrazione. Ma bisogna reagire. È una questione anche psicologica. Io spero di farcela a recitare tutte le sere, anche il giorno dopo la chemio. Ho sempre cercato di far ridere la gente e continuerò a farlo. Ma se proprio dovessi saltare una recita, so che la gente e gli addetti ai lavori mi capirebbero. Per questo voglio raccontare pubblicamente la mia malattia: per rispetto al pubblico e alle persone che lavorano con me. Perché sappiano che se mi fermo non è per un capriccio. Ho anche avuto paura che qualcuno pensasse che parlo del mio tumore per farmi pubblicità, per attrarre spettatori. Ma alla fine ho deciso di fregarmene. Per me l'importante è continuare a far ridere. E non sbagliare le battute sul palco: questo mi preoccupa. Tutt'al più reciterò seduto».  Infine sul suo rapporto con il compagno di sempre, Nino Formicola in arte Gaspare. «È vero, ci considerano vecchi, superati, teatranti - dice - Ma a noi la tv di oggi non piace. Quindi sì, siamo un po' dispiaciuti, ma più di noi, il nostro direttore di banca. Non ci piace questa equazione per cui se non sei in televisione non sei nessuno. Noi per fortuna continuiamo a riempire i teatri. Zelig? È stato bello tornare come ospiti per qualche puntata e non ci aspettavamo una accoglienza così calorosa da parte del pubblico. Si vede che qualcosa di bello abbiamo fatto negli anni».

ILARY E TOTTI COME SANDRA E RAIMONDO: MEDIASET SOGNA UNA "CASA TOTTI" IN TV

Francesco Totti ha ormai superato i confini del campo da gioco per diventare, come la moglie Ilary Blasi, un personaggio pubblico e televisivo. La coppia ha avuto già successo sul piccolo schermo con delle divertenti pubblicità ed ora, stando a quanto rivela "Oggi", Mediaset starebbe pensando proprio a loro due: "Ancora due anni in campo, sempre con la maglia della Roma. Poi il futuro di Francesco Totti sarà quello del dirigente e uomo immagine della società giallorossa. Ma i vertici di Mediaset ci stanno provando: l'idea è di portarlo in tv. Finora ne avevano parlato tra il serio e il faceto con Ilary Blasi, ora la marcatura si sarebbe fatta più stretta e la proposta più precisa: una sit-com con protagonisti Ilary e Francesco. Eredi di Sandra e Raimondo?".